Un western contemporaneo
con Denis Ménochet e Zar Amir Ebrahimi
Miglio Film Internazionale al Roma Independent Film Festival
Miglior Attore - Denis Ménochet al Festival di Valdarno
"Guillaume Renusson utilizza i codici del cinema di genere, un po' western e un po' survival, per affrontare argomenti molto radicati nella nostra società." - CNews
"Questo thriller avvincente, minimalista e radicale ci parla del lutto attraverso la ricostruzione e la guarigione di un uomo distrutto e di migranti che hanno lasciato tutto nella speranza di una vita migliore attraverso il ritratto di una donna coraggiosa e determinata." - Le Journal du Dimanche
ode agli anni '80
con Flavie Delangle, Marina Fois, Benjamin Biolay
"Quattordici anni dopo «Stella», Sylvie Verheyde realizza un bel sequel autobiografico in cui l'eroina, ormai liceale, ama e balla per sfuggire al suo status." - Libération
"C'è una atmosfera vera, pop e malinconica, nel ritratto di questa giovane parigina degli anni '80, a cui la magnetica Flavie Delangle e le due stelle (Marina Fois e Benjamin Biolay) portano una presenza generosa." - Bande à part
uscita prevista 21/03/2024
UN WESTERN CONTEmPORANEO
con Denis Ménochet e Zar Amir Ebrahimi
Selezione Ufficiale al RIFF
"Guillaume Renusson utilizza i codici del cinema di genere, un po' western e un po' survival, per affrontare argomenti molto radicati nella nostra società." - CNews
"Questo thriller avvincente, minimalista e radicale ci parla del lutto attraverso la ricostruzione e la guarigione di un uomo distrutto e di migranti che hanno lasciato tutto nella speranza di una vita migliore attraverso il ritratto di una donna coraggiosa e determinata." - Le Journal du Dimanche
ODE AGLI ANNI '80
con Flavie Delangle, Marina Fois, Benjamin Biolay
France Odéon Firenze - Edizione 2022
"C'è una atmosfera vera, pop e malinconica, nel ritratto di questa giovane parigina degli anni '80, a cui la magnetica Flavie Delangle e le due stelle (Marina Fois e Benjamin Biolay) portano una presenza generosa." - Bande à part
"Quattordici anni dopo «Stella», Sylvie Verheyde realizza un bel sequel autobiografico in cui l'eroina, ormai liceale, ama e balla per sfuggire al suo status." - Libération